La Psicologia dello Sport e la teoria dei Marginal Gains

Posted by Elena Casiraghi 18 Giugno 2019 0 Comment 4125 views

Marginal Gains | Psicologia Dello Sport

Conoscete la Teoria dell’1%? Secondo questa teoria è molto difficile migliorare 1 cosa del 100% ma è molto più semplice migliorare 100 cose dell’1%. Verità assoluta nella vita quanto nella pratica sportiva. A partire da questa riflessione, infatti, Dave Brailsford coniò la Teoria dei Marginal Gains, non a caso chiamata anche Teoria dell’1%. Brailsford aveva osservato che i guadagni marginali motivano gli atleti a cercare rapidi successi, piccole incrementi guadagnati in breve tempo che, se sommati tra loro, portano ad un grande guadagno in termini di performance sportiva perché si sommano al risultato che la preparazione atletica, con maggior tempo, può apportare alla prestazione finale. Piccoli miglioramenti che nel complesso conducono a grandi miglioramenti. Una strategia vincente che già nel campo ciclistico professionistico – quello di Brailsford – portò successi eccezionali. Per questo la strategia dei marginal gains fu adottata in tutte le discipline sportive. Così come viene sempre più studiata ed approfondita nella Psicologia dello Sport.

Nutrizione sportiva e allenamento mentale: due preziosi marginal gains

Nutrizione sportiva e allenamento mentale sono tra i fattori che, se presi in considerazione, possono dare un’accelerazione importante alla preparazione fisica – come suggerisce la teoria dei marginal gains – e portare l’atleta ad ottenere successi di qualità superiore rispetto al solo allenamento. Non solo, perché nutrizione sportiva e allenamento mentale risultano vantaggiosi e influenti in ogni disciplina sportiva, essendo due veri e propri fattori della prestazione sui quali il team di Psicosport® si è focalizzato fin da subito, desiderando fortemente di inserire questo argomento come materia del loro Master in Psicologia dello Sport. Le prestazioni sono influenzate dagli stati e dai processi psichici dell’atleta da un lato e, dall’altro, gli stimoli dell’allenamento vengono ottimizzati dai nutrienti assunti a tavola nel rispetto di quantità e momenti di consumo. Ma c’è di più. L’alimentazione crea un trait d’union in cui corpo, mente e risultato sportivo sono un processo unico, elementi inscindibili. Basso tono dell’umore, ottimizzazione del peso corporeo e prevenzione dagli infortuni da stress rappresentano situazioni allenabili attraverso una mente ed una alimentazione sportiva positiva.

L’infortunio? Un’opportunità per allenare i marginal gains

E’ importante che l’atleta sappia che l’infortunio è un’opportunità per allenare i marginal gains. Ed è importante saperlo perché, quando l’infortunio sopraggiunge, esso viene vissuto sempre come una tragedia. Non a caso la psicologa dello sport Stefania Ortensi ricorda che l’infortunio nella mente dell’atleta dev’essere rielaborato come un vero e proprio lutto. In realtà, grazie alla psicologia positiva, figlia della positive biology, l’atleta può comprendere che in questo periodo di apparente stop può continuare ad allenarsi attraverso le neuroscienze mantenendo attive le proprie capacità neuromuscolari, per esempio trasformando in energie positive le proprie paure che da sempre sono viste come freno nel raggiungimento della peak performance dell’atleta. Questa fase, poi, diviene ancora più preziosa per allenare l’alimentazione: imparare ad alimentarsi, mantenere la massa magra evitando – nel periodo di fermo – di accumulare massa grassa.

In team per comunicare lo sport

Un passaggio fondamentale della psicologia dello sport è che bisogna essere in team per comunicare lo sport. Come in una squadra, ogni singolo atleta ricopre un ruolo chiaro e ben definito e a supporto dell’altro verso un obiettivo comune. Così, la medesima dinamica deve realizzarsi nello staff intorno all’atleta. Ogni componente col proprio ruolo deve supportare l’atleta, ma affinché il risultato sia positivo ed efficace, è fondamentale la continua comunicazione tra i ruoli e tra i ruoli e l’atleta. Ed è questa la regola che il team di Psicosport® ha ben chiara e che divulga con un supporto scientifico sia all’interno del suo Master Psicosport che in una serie di eventi che organizza e in cui è ospite sul territorio italiano.

Il Master Psicosport e la rassegna di eventi Healtythude

Voglio ringraziare tutto lo staff del Master Psicosport che ogni anno mi invita a parlare di alimentazione e nutrizione sportiva agli psicologi dello sport. Il mio desiderio è che le conoscenze nutrizionali possano essere un prezioso bagaglio per la figura dello psicologo che opera in ambito sportivo a supporto di singoli atleti e di squadre o società sportive, con l’obiettivo di garantire la salute dei singoli, prevenire e riconoscere per tempo eventuali disturbi nutrizionali, supportando con la psicologia positiva la peak performance, ovvero il raggiungimento del massimo risultato. Per tutti coloro che fosse interessati a questi temi, l’invito è per sabato 22 e domenica 23 giugno 2019 a Milano presso The Mall (zona Porta Nuova, Gae Aulenti) in occasione dell’evento Healthytude, all’interno di una serie di incontri per raccontare come prendersi cura di corpo, mente e anima significhi prendersi cura della propria vita.  Sabato 22 giugno 2019 dalle ore 12:30 alle ore 13:00, insieme alla Dr.ssa Stefania Ortensi (Responsabile Didattica del Master e Mental Trainer di Psicosport), parlerò di Endurance e crisi metaboliche: come superarle con l’allenamento mentale e l’alimentazione sportiva. Vi aspettiamo! Dimenticavo.. l’ingresso è libero!!

Psicologia Dello Sport | Marginal Gains

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