Come vincere “da grandi”

Posted by Elena Casiraghi 11 Febbraio 2014 0 Comment 3850 views

Armin Zoeggler

Ieri, proprio mentre spingevo il mio carrello della spesa, tranquilla e indisturbata tra lo scaffale della frutta e quello del pesce, inizia a squillarmi il telefono. Con tanta decisione e urgenza.

Guardo. Numero sconosciuto.

Incuriosita, rispondo.

“……Continuare a vincere quando l’anagrafe consiglierebbe altre attività – la cura della discendenza, le telecronache dei trionfi altrui, l’uncinetto – è un’arte che gli atleti praticano sempre di più.

Armin Zoeggeler, per sei olimpiadi sempre sul podio. Un atleta longevo. E senza infortuni. Lei cosa ne pensa?”

Mi scappa un ghigno per l’uncinetto.

Poi fingo di non essere dove mi trovo. Il palcoscenico dell’intervista è assai curioso. E inusuale. Fortuna che la chiamata non viaggia su Face Time così il giornalista può rimanere ignaro della mia situazione.

Il segreto è una miscela tra alchimia e realtà.

Un volo a due. Tra allenamento e alimentazione.  Sempre con un pizzico di fortuna. Insomma, la ricetta perfetta. Per un piatto tutto da gustare.

Per un atleta “over”, amatore o agonista, è fondamentale gestire al meglio i recuperi e prevenire i traumi muscolari, controllando sempre il tono di forza che con l’età, si sa, tende inevitabilmente a calare.

A tavola si può fare molto.

“Come?” Mi domanda sorpreso il giornalista (o forse non così sorpreso perchè in realtà si era già documentato!).

Il segreto si chiama “dieta antinfiammatoria“.

Ecco i miei consigli. Pochi. Semplici. Dall’effetto tangibile.

1. Omega-3

Per poter essere competitivi, a livello amatoriale o assoluto, ci si allena inevitabilmente molto. Il volume di ore di allenamento è elevato. Questo implica un aumento del rischio di incorrere in infortuni, soprattutto in quelli da microtrauma ripetuto, insomma “da stress” come si definiscono. Questo rischio è maggiore negli atleti “over”, cioè non più di “primo pelo”!

Con gli omega-3 si riduce il rischio di infortuni in atleti impegnati in allenamenti frequenti e intensi, poichè sono grassi buoni ad azione fortemente antinfiammatoria.

In pratica pesce come prima scelta a tavola. Specie quello pescato e dei mari freddi poiché sembra contenere una concentrazione maggiore di queste sostanze antinfiammatorie.

Qualora non fossi un amante del pesce o non avessi possibilità di mangiarlo con frequenza, integra quotidianamente con olio di pesce, fonte preziosa di omega-3. Ne bastano poche capsule ogni giorno. Un gesto semplice ma strategico.

2. Antiossidanti

Se ne parla sempre di più: sono fondamentali all’organismo poiché mimano nel corpo lo stesso effetto di difesa che hanno nei vegetali.

Gli antiossidanti, infatti, hanno il compito di difendere le piante e i frutti dalle aggressioni dell’ambiente (raggi UV, freddo, vento, pioggia, ecc.). Nell’organismo umano hanno capacità di difenderlo da potenziali nemici mantenendo sempre elevato il sistema immunitario, diminuendo il rischio di traumi muscolari, aumentando l’energia e la prestazione (specialmente negli sport di endurance).

Li trovi in tutta la verdura colorata, nelle arance rosse di Sicilia e nell’uva rossa (i cui semi sono il vero scrigno) ma soprattutto nelle bacche di colore blu/viola, come nei mirtilli. Ed, in particolare, in un mirtillo che nasce solo in Patagonia e in Cile: il Maqui.

3. Basso carico glicemico

Un tempo si diceva che l’atleta per far fronte alla grande quantità di energia di cui aveva bisogno, dovesse ingurgitare enormi piattoni di pasta. Alla Totò in “Miseria e nobiltà”.

Ecco. Niente di più sbagliato.

Così facendo, infatti, aumenta il rischio di infortuni, la mente si appanna, diminuisce la forza muscolare e le prestazioni sportive, paradossalmente, peggiorano.

Per essere forti e vincente, recuperare velocemente e ridurre il rischio di traumi è fondamentale consumare carboidrati in quantità sufficiente al fabbisogno. E non oltre. L’eccesso non è mai una carta vincente.

Come fare?

Riduci il consumo di pane, pasta, riso, ecc., preferendoli integrali e aumenta, invece, il consumo specialmente della verdura (colorata!) e della frutta (con buccia e…semi!).

Ecco come si può sfidare l’età nutrendosi con saggezza. Ragionare a tavola, per non invecchiare in campo e in pista“.

E come diceva, anzi scriveva, Dara Torres “l’età è solo un numero“. Che fa 42. E chi meglio di lei può dimostrarlo?!

 

Vai all’articolo: http://www.lastampa.it/2014/02/11/sport/speciali/olimpiadi-sochi-2014/i-segreti-dei-campioni-over-disciplina-e-alimentazione-OQkkTPc5yQrsnL4jgSLz2H/pagina.html

 

 

 

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