Zanardi è un uomo d’oro (e curioso)

Quel genio di Zanardi ieri ne ha combinata una delle sue. A distanza di un mese circa dal suo cinquantesimo compleanno ha vinto un oro. Ma non un oro qualsiasi. Zanardi ieri ha vinto un oro olimpico. A Rio. Sì, alle Olimpiadi. Si è fatto un bel regalo con tanto di luccichio per i suoi cinquanta.

Niente è stato lasciato al caso. Tutto è stato meticolosamente calcolato. Allenamento, aerodinamica, alimentazione, integrazione. Persino il sonno. Eh sì perché è quello il principale fattore del recupero. Che può modulare l’allenamento. Ma a Francesco, al Dott. Francesco Chiappero, il suo tecnico non è mai sfuggito nulla. Che poi, più li guardavo discutere e confrontarsi quella volta là in pista più pensavo che Alex non avrebbe potuto trovare “anima gemella” più azzeccata. Atleticamente parlando, s’intende. Perché Francesco, scusate, il Dott. Chiappero ha una risposta a tutto. Se Alex è uno di quegli atleti che spacca il capello in quattro, Francesco lo spacca in otto. E ha una spiegazione ad ogni numero. E non ci sono numeri che fanno un baffo sui suoi file Excell e nei suoi grafici.

Mi correggo, scusate. In realtà, a pensarci, quasi niente è stato lasciato al caso. Una sola cosa, infatti, non è stata calcolata. Poiché la passione, il coraggio di osare, il desiderio di andare oltre, la tenacia di ogni giorno sono fattori che non si possono calcolare. Quelli ti vengono dal cuore. Come il coraggio di un tiro decisivo alla finale dei Mondiali di calcio. E’ qualcosa che ti parte da dentro. E questo goal a noi piace tanto. Ci fa sentire vivi, gioire della vita come tu ci inviti a fare, ma soprattutto ci insegna ad avere il coraggio di andare fino in fondo, nello sport così nella vita. E la curiosità prima di tutto. Perché è la curiosità a muovere il mondo.

“Credo che la curiosità sia l’unica cosa di cui abbiamo bisogno nella vita. Se sei curioso troverai la tua passione. E i risultati che avrai saranno il risultato di quanta passione metterai nella tua vita”. Alex Zanardi

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