Quel battito animale

Posted by Elena Casiraghi 14 Luglio 2014 1 Comment 3619 views

Battito animale

C’è un ritmo. Più preciso di un orologio. E della musica che hai in testa. Quando nuoti pedali corri remi scii. Quando sudi. E ti affanni.

Un ritmo che è più puntuale del tuo respiro e più deciso di ogni tuo gesto.

E’ un battito sano che ci prende la mano. Come una moto che va, che va controvento in velocità.

E’ il battito del tuo cuore. Che scandisce la tua energia, secco e deciso come un metronomo.

Perchè monitorare quindi la frequenza cardica durante l’allenamento e/o la competizione?

Misurare la frequenza cardiaca -a riposo e sotto sforzo- permette di avere informazioni importanti sulla salute e sullo stato di forma. Ogni cambiamento rispetto alle normali pulsazioni, infatti, può essere sintomo di variabili.

Non è importante solo la misurazione del battito durante lo sforzo ma anche la frequenza del cuore appena prima di iniziare e appena dopo o, comunque tra una ripetuta e l’altra, cioè nella fase di recupero.

Un cambiamento di questi valori, rispetto alla quotidianità, potrebbe segnalare un’anomalia.

Ad esempio, se ti alleni ogni giorno alla stessa ora, una buona abitudine potrebbe esser quella di misurare il battito del cuore appena prima di iniziare il riscaldamento. Una sua variazione rispetto ai giorni precedenti potrebbe indicare, ad esempio, un mancato recupero della seduta precedente da parte del tuo corpo oppure che qualche pensiero, lavorativo o personale, sta sottraendo energie al tuo corpo, indebolendolo e stressandolo.

Il cardiofrequenzimetro, pertanto, serve anche a monitorare un avvenuto ed efficace recupero. Non solo l’intensità dell’esercizio e la sua durata.

Qualunque sia il tuo obiettivo: fortificarti, dimagrire, correre una maratona o migliorare le prestazioni in uno sport o, più semplicemente, iscriverti alla deejay ten non competitiva.

E se pratichi una disciplina di lunga durata, diviene ancora più importante monitorare il battito del cuore durante lo sforzo.

Ci sono casi in cui il battito cardiaco può aumentare, nonostante l’intensità dello sforzo sia la medesima. Questo accade ad esempio quando si sta gareggiando, o ci si sta allenando, da diverse ore, specie se al caldo, e stai centellinando le ultime gocce di acqua della tua borraccia.

Lo sai, infatti, che quando il corpo è in uno stato di scarsa idratazione la frequenza cardiaca può aumentare di 0,8 b/minuto ogni litro di sudore che si perde?

Un motivo ulteriore per monitorare il nostro battito animale durante lo sforzo!

Sì, ma quale dispositivo di monitoraggio scegliere?

Sul mercato ormai ne sono talmente tanti da confondere le idee. Negli ultimi anni, infatti, la tecnologia ha messo a disposizione degli sportivi una vasta gamma di strumenti di allenamento in grado di fornire informazioni non solo sul battito del cuore ma anche sul tempo, sulla distanza percorsa e sul passo al chilometro. Le tecnologie più avanzate, poi, hanno permesso anche dispositivi per incrociare i dati tra loro.

Lo sviluppo di tali tecnologie permette di ottenere informazioni utilissime che vanno però capite ed utilizzate nel modo corretto, altrimenti non serviranno a nulla e, anzi, rischieranno di distrarci e non farci più ascoltare i segnali del nostro corpo.

C’è talmente tanta offerta da confondere le idee. Da dove iniziare?

Se non hai mai monitorato il battito del tuo cuore il consiglio è quello di iniziare. Il prima possibile.

Di base sono sufficienti due parametri: il tempo e i battiti al minuto. Un cardiofrequenzimetro base. Essenziale.

Per uno sportivo più evoluto anche la distanza istantanea è un buon parametro da usare, specie se ti alleni in solitaria. Il passo al chilometro ti aiuterà a riconoscere il tuo ritmo e la tua zona di comfort.

Per gli atleti esperti e per quelli che amano la tecnologia il suggerimento è quello di scegliere un caridofrequenzimetro gps che si possa interfacciare col computer. Così da poter scaricare i propri dati e tenere un diario degli allenamenti e, soprattutto, del tuo stato di forma. E di salute.

Se poi si tratta di un atleta multidisciplinare, come un triatleta, allora ci sono dispositivi specifici che permettono di leggere il tuo battito animale e la velocità istantanea non solo durante la corsa, ma anche durante il nuoto e l’allenamento in bicicletta.

A ciascuno il proprio, insomma.

E se un giorno il tuo apparecchio è low battery, nessun problema, via di corsa. Come uno spirito libero (o animale?!).

 

About Elena Casiraghi

View all post by Elena Casiraghi

There is 1 Comment

Write Your Comment

Iscriviti alla mia Newsletter

* indicates required