Guida alla scelta del frutto. Estivo

Posted by Elena Casiraghi 9 Luglio 2013 0 Comment 4788 views

frutta estiva

“Arancia, fragola, limone, mandarino…” cantavamo a squarciagola -e con tono monotono- nei cortili delle scuole facendo girare la corda mentre a qualche malcapitato toccava saltarla senza inciampare.

Ma ora per scegliere quale frutto di stagione consumare, saltare la corda non serve più.

Oggi c’è un metodo forse più scientifico. Ma semplice. Anzi 3.

1. Il primo metodo si chiama carico glicemico.

Se vuoi esser lucido e smart, nel lavoro e nello sport, scegli frutti con una bassa concentrazione di zuccheri. Questo ti permetterà di avere energia distribuita nel tempo, cioè a lento rilascio. Ok pertanto a ciliegie, albicocche, fragole, lamponi, nespole e anche pesche.

2. Scegli la frutta colorata.

Il colore di un frutto garantisce la presenza di antiossidanti. I “coloranti” naturali della frutta si chiamano polifenoli. Si tratta di microsostanze antiossidanti. Questi ci permettono di recuperare più rapidamente le fatiche dell’allenamento e altrettanto di diminuire il rischio di traumi muscolari, specie se ti alleni molto e con una certa frequenza.

Il rosso e l’arancione ma specialmente il viola.

I coloranti -naturali- violacei hanno una capacità antiossidante maggiore nel tuo organismo in quanto vengono assorbiti meglio.

Via libera ai frutti di bosco e specialmente ai mirtilli.

Che ne dici di uno yoghurt con una manciata di frutti di bosco per merenda? E come dolce che ne pensi di una manciata degli stessi con un paio di cucchiai di gelato al fior di latte? Anche la gola vuole la sua parte.

3. A seconda del momento della giornata.

Ti sei allenato? Favorisci il recupero colmando le carenze di potassio: via libera ad anguria e melone.

Eh già perchè anguria e melone contengono ben più potassio della banana, la quale non è altro che una patata dolce.

Freschi e ricchi di acqua e potassio ti permetteranno di ripristinare la corretta idratazione dopo il tuo allenamento.

Attenzione: non fare l’errore di consumarli prima dello sforzo –> aumentano il rischio di crampi muscolari.

 

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