Quel desiderio chiamato bicicletta. E buone vacanze sportive

Posted by Elena Casiraghi 6 Agosto 2015 0 Comment 3366 views

Bianchi intera

Finalmente il momento: sei in sella. Pedala, stringi i cinturini e pedala: ancora un po’ più forte, la faccia al vento. Ti senti più libero, indipendente, felice. I tuoi problemi quotidiani, piccoli e grandi, restano, ma al momento non li ricordi. Li ritroverai più tardi, li affronterai e li risolverai con la stessa decisione che t’ha visto affrontare e superare questo che sentivi più impellente e importante di tutti: ora la bicicletta c’è, questa bicicletta c’è, la tua bicicletta.

Bisognerà saperne e farne di cose prima che tutto cammini nel verso che desideri, ce n’è da capire, da imparare. E quando penserai di aver capito tutto, qualcosa di nuovo ti si rivelerà all’improvviso, perché anche in questo campo, come in tutti gli altri della vita, il progresso continua e problemi nuovi ce ne saranno sempre da risolvere. Sempre c’è qualcosa da apprendere: guardati in giro, ascolta e impara in umiltà. I grandi campioni li hai visti e sentiti alla televisione, tu vorresti diventare uno di loro: calma, vacci piano, un passo alla volta.

Pedala. Metti ancor più giù la testa e pedala: è bella la tua bicicletta, è leggera la tua bicicletta, è veloce la tua bicicletta.

Pedala, intanto. Vai veloce, sempre più veloce. Vuoi progredire: un passo alla volta, però dimentica la fretta; hai molto da imparare, molto da capire, moltissimo da “digerire” prima di raggiungere il rendimento massimo, cioè il tuo scopo. Ci arriverai, ma i muscoli buoni e la bicicletta bella non basteranno: carattere, amore per il sacrificio, intelligenza, convinzione saranno indispensabili.

Pedala, intanto. Vai via felice, sguscia nel traffico, sorridi al mondo. Ora lo sai anche tu: pedalare e bello.

***

E buone vacanze.

Che siano di sport e di relax come tu vuoi. Che ad ogni allenamento segua un adeguato riposo. Che sia tempo per guardarti intorno, osservare e ascoltare. Imparare cose nuove. Ma soprattutto ti auguro che sia tempo per sorridere, serenenamente.

 

BIBLIO:

Testo tratto da Introduzione “Pedalare è bello” di Arcelli E. e Astori F. Ed. Sperlink & Kupfer.

 

 

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